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E-commerce: come essere primi su Google?

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Pubblicato il 15 Maggio 2020
Momento della lettura: 8 minuti

Numerosi e-merchant cercano di essere primi su Google.
E hanno ragione! Secondo la rete pubblicitaria online Chikita, la prima pagina del motore di ricerca concentra il 92% del traffico

Inoltre, il primo risultato organico (risultato che appare nella SERP di Google in modo naturale) ottiene circa il 32% dei click.
Senza sorpresa, il tasso di clic riduce mentre si sale in classifica…

Essere primi su GoogleFonte : TagliaBlog

L’obiettivo non è soltanto avere il primo posto su Google ma anche posizionarsi il proprio sito il più alto possibile in classifica!

Perciò, bisogna iniziare una strategia SEO performante e adatta alla tua attività.

Ecco le 5 tappe da seguire

1. Verificare l’indicizzazione del tuo sito web nell’indice di Google

Questa è la prima tappa, la più importante, perché senza di lei,
il tuo sito e-commerce non apparirà mai nei posizioni sui motori di ricerca.

Innanzitutto, bisogna capire come funziona l’indicizzazione SEO: quando un contenuto web viene pubblicato o aggiornato,
è sempre esplorato dai robot di Google (si chiama la fase di crawl) per recuperare delle informazioni. Queste vengono registrate in una database, poi confrontate con altri contenuti presenti.
Ogni pagina web viene classificata e resa in ordine di pertinenza quando un utente effettua una ricerca.

Per sapere quali pagine del tuo sito sono presenti nell'indice di Google, puoi digitare nella barra di ricerca di Google: “site: http://nomedelmiodominio.it” mettendo il tuo nome di dominio al posto di “nomedelmiodominio”. Se vedi comparire le tue pagine, vuole dire che i Googlebot sono già “passati” sul tuo sito web e che continueranno a venire spesso per scansionare gli aggiornamenti.

Devi sapere che solitamente, le prime pagine di un sito sono indicizzate nella settimana seguente la messa in rete.
Nel frattempo, puoi richiedere l’indicizzazione delle tue pagine le più importanti sottomettendo gli URL a Google tramite la Search Console.

Una volta il sito indicizzato, come fare in modo che i Googlebot lo “mette in evidenza” e gli danno la maggior visibilità nei risultati di ricerca? Devi utilizzare una strategia di posizionamento SEO adatta per rispondere alle tue esigenze!

Infatti, i Googlebot valutano il ranking della tua pagina web con dei criteri oggettivi, sono i seguenti:

  • La sua performance complessiva
  • La frequenza di aggiornamento 
  • La qualità dei contenuti del tuo sito 
  • Il Page Rank (la sua popolarità)
  • ecc.

Sono questi gli assi su quali devi concentrare i tuoi sforzi per essere posizionato alla prima pagina dei risultati Google.
Un audit SEO ti permetterà di stimare i miglioramenti da proseguire in priorità.

2. Ottimizzare la struttura e l'efficienza del tuo sito

Primi su Google

È la base indispensabile di tutta buona strategia SEO: senza un'infrastruttura affidabile ed evolutiva, il tuo sito avrà pochissime possibilità di essere ben indicizzato. Infatti Google privilegia i siti veloci, ben costruiti, con una navigazione fluida… tutto quello che serve agli utenti del web! Può essere un buon esercizio per te!

Ecco alcuni assi di miglioramento per la struttura del tuo sito:

Agevola il passaggio dei robot di indicizzazione, in particolare verificando che l’accesso a certi URL non sia bloccato dai file robots.txt. Per saperne di più, ti invitiamo a consultare la guida Google in proposito.

Correggi gli errori 404 che accadono quando una pagina del tuo sito è stata eliminata o non reindirizzata. Grazie a degli strumenti come Google Search Console, puoi trovarle.

Proponi una navigazione chiara e fluida: assicurati che la struttura interna del tuo sito non sia troppo complessa, vuol dire che l’utente non deve cliccare più di 4 o 5 volte per raggiungere le diverse pagine del tuo sito. Ti consigliamo anche di lavorare alla tua rete interna affinché l’utente possa accedere ancora più facilmente a quello che ricerca.

Migliora le performance del tuo sito per diminuire il tempo di caricamento delle tue pagine e la velocità di visualizzazione dei tuoi contenuti. Per questo, puoi utilizzare diverse leve: un hosting adatto, la compressione delle immagini, la configurazione del backoffice del tuo CMS… Tutte queste strategie sono dettagliate nel nostro articolo “Sicurezza e performance: 4 buone pratiche per ottimizzare il tuo sito”.

Controlla che la tua boutique sia responsive, questo significa che si visualizza sia da smartphone che da desktop o da tablet. Devi sapere che Payplug propone vari modelli di pagine di pagamento personalizzabili e responsive!

Tutte queste ottimizzazioni ti permetteranno di offrire un’esperienza cliente memorabile, elemento fondamentale per l’algoritmo di Google. Per andare più avanti nella diagnostica, puoi ricorrere a un’agenzia SEO che ti darà consigli sulle asse di miglioramento possibili.

Adesso che la struttura del tuo sito web è stata definita, vediamo quello che si può mettere dentro!

3. Scegliere le parole chiave giuste

Una buona strategia di parole chiavi ti permetterà di migliorare il tuo posizionamento SEO, di generare traffico verso il tuo sito, ma soprattutto di raggiungere il pubblico qualificato che stai cercando.

Devi sempre tenere in mente:

  • La pertinenza della parola chiave rispetto alla tua attività, i tuoi obiettivi e le tue buyer personas;
  • Il suo volume di ricerca, per non mettere tutti gli sforzi su una richiesta che non sarà mai entrata dagli utenti del web; 
  • La concorrenza SEO, cioè il numero e la dimensione dei siti già posizionati su questa parola chiave.

Questo ultimo è essenziale: infatti, sarebbe inutile cercare di posizionarti sulla parola “scarpe”, poiché saresti in concorrenza con altri giganti del retail come Zalando, ASOS, OVS...
Le tue possibilità di raggiungere la prima pagina dei risultati su questa richiesta si avvicinerebbero alla 0!

Se tuttavia utilizzi delle parole chiave a coda lunga (meno popolari ma anche più competitivi), i tuoi obiettivi saranno raggiunti con meno sforzi, e potrai mirare il tuo pubblico con precisione.  

Utilizzare le ricerche correlate Google è il modo più adeguato per trovare queste keyword. Comincia con il digitare una domanda generica, come “scarpe”: 

Parola chiave

Posizioni sui motori

Dopo aver scelto la domanda, scorri la pagina dei risultati sino alla rubrica “Ricerche correlate”:

Strategia SEO

Avrai allora una selezione di parole chiave simili, ma con più dettagli, che possano essere un punto di riferimento per costruire la tua strategia di posizionamento web.

Se ti interessa, puoi anche andare più lontano: per esempio, se clicchi su “scarpe uomo”, vedrai apparire ricerche correlate ancora più lunghe, quindi ancora più mirate e meno competitive:

Sito webSi tratta del modo più veloce se sei un principiante nel dominio, ma devi sapere che esistono altre modi per definire le tue parole chiave!

Ti consigliamo di realizzare un’analisi SEO concorrenziale per trovare le domande adatte al tuo settore di attività distinguendosi dalla concorrenza.

Una volta il campo semantico definito, potrai utilizzare le parole chiave che contiene negli URL delle tue pagine, nel alt text delle tue immagini, nei testi del tua homepage, nelle schede prodotto… in modo di posizionarti su queste richieste, facendo attenzione alla qualità dei tuoi contenuti.

4. Proporre contenuti di qualità

Oggi più che mai, il contenuto è re in SEO! Google infatti attribuisce un’importanza crescente alla qualità e alla pertinenza dei contenuti del web per valutare i siti.

Come “contenuti”, intendiamo le immagini, i video, le infografiche… ma soprattutto la scrittura per il web, fattore determinante nel tuo posizionamento SEO.

Viene valorizzato da Google, il contenuto testo che risponde a questi 3 criteri:

  • Originale, interessante e di qualità: deve essere unico perché i contenuti duplicati vengono sanzionati da Google che disindicizza le pagine in questione. Stare attento agli errori di ortografia e di grammatica è buona pratica nel creare contenuti: pensa sempre ai tuoi lettori e ricordi che devono godersi la lettura e trovare tutte le risposte alle loro domande. Se è il caso, significa che il contenuto è riuscito!
  • Conciso e comprensibile: i tuoi contenuti devono essere accessibili e rispondere a richieste accurate. Puoi aiutarti di questa regola d’oro SEO: 1 pagina = 1 parola chiave mirata (ad eccezione della homepage)!
  • Adatto alle esigenze di Google: cerca di utilizzare bene il markup HTML che aiuterà i robot di indicizzazione a capire meglio i tuoi contenuti. In generale, pensa di ottimizzare i meta tag (tag, meta tag description, URL…) in funzione delle tua strategia SEO.

È necessario di pubblicare regolarmente nuovi contenuti di qualità, per indicare a Google che il tuo sito è attivo. In questo senso, è buona abitudine avere un blog: ti permetterà di generare traffico verso la tua boutique e di migliorare la tua rete interna.

Ti possiamo consigliare di creare un calendario editoriale e di pubblicare a cadenza settimanale o bimensile ad esempio per avere un migliore rendimento del tuo posizionamento nei risultati di ricerca: sarai ricompensato da Google per questi sforzi.

Finalmente, i tuoi articoli di blog possano essere condivisi su dei siti web di terzi e sui social network. Orbene, come lo vedremo nella parte seguente, i link esterni sono essenziali per il posizionamento.

5. Impostare una strategia di netlinking

Il netlinking (o link building) consiste nell'aumentare il numero di link entranti (backlinks) che puntano verso la tua boutique online o verso il tuo blog. Rappresenta un aspetto indispensabile per ottimizzare la tua notorietà e il tuo referenziamento, perché Google favorisce nelle sua classifica i siti con numerose referenze la maggior parte del tempo.

Come ottenere questi backlinks? Parecchie opzioni esistono per te: puoi collaborare con dei media o influencer delle blogosfera affinché puntino verso la tua boutique; puoi anche chiedere il referenziamento sul sito della camera di commercio locale, scrivere degli articoli inviati su altri blog… Il più importante, per una strategia di netlinking efficiente, consiste in mirare dei siti web in relazione con il tuo settore di attività.

Ti suggeriamo anche di realizzare delle operazioni con altri brand che hanno un target simile alla tua.

Infatti, i social network sono un fonte di backlink da sfruttare al massimo: i tuoi post possano essere condivisi e ri-condivisi, generando un gran numero di visite verso la tua boutique.

Questo articolo sta giungendo al termine! Adesso, hai tutte le chiavi in mano per ottimizzare il SEO del tuo sito, per ottenere dei backlinks rilevanti e dunque per aumentare le sue possibilità di avere successo su Google.

In sintesi, devi pensare la tua strategia di referenziamento naturale come una piramide: la base è la tecnica del tuo sito che sostiene tutte le tappe che abbiamo evocato prima per migliorare il tuo posizionamento (parole chiave, contenuti, netlinking e social network).

Migliorare il posizionamento

 

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