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Frequenza di rimbalzo nell’e-commerce: cos’è e come ridurla

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Pubblicato il 13 Ottobre 2023 da Annalisa Dondi
Momento della lettura: 6 minuti

La frequenza di rimbalzo o bounce rate è un indicatore di notevole importanza per qualsiasi sito e-commerce. Tuttavia, è spesso difficile da analizzare e può indurre in errore.

In questo articolo, Ecomiz, agenzia web certificata PrestaShop Platinum, analizza le attuali tendenze del tasso di rimbalzo dei siti e-commerce, prima di fornire sei consigli pratici per ridurlo.

Cos’è la frequenza di rimbalzo?

Il bounce rate misura la percentuale di visitatori che abbandonano un sito web dopo aver visualizzato una singola pagina, senza fare nient’altro.

È quindi un indicatore che deve essere il più basso possibile. Una frequenza di rimbalzo elevata è un segnale d’allarme, in quanto indica che molte persone abbandonano il tuo sito web subito dopo aver visualizzato una sola pagina. In altre parole il tuo negozio online non è stato in grado di catturare l’interesse dei visitatori.

La frequenza di rimbalzo si calcola dividendo il numero di visitatori che hanno visitato una sola pagina del tuo sito web per il numero totale di visitatori. Il risultato va poi moltiplicato per 100 per ottenere il dato in percentuale.

frequenza di rimbalzo

Lo stato attuale della frequenza di rimbalzo nell’e-commerce

Le tendenze della frequenza di rimbalzo

Il tasso medio di rimbalzo sui siti e-commerce varia a seconda del settore, ma è generalmente compreso tra il 40% e il 60%.

Non esiste una frequenza di rimbalzo ideale, poiché molti fattori possono influenzare questo indicatore. I siti e-commerce che si rivolgono a un pubblico molto specifico possono talvolta avere un bounce rate più alto, ma ciò non è necessariamente sinonimo di fallimento.

Ecco perché è importante capire cosa rappresenta la frequenza di rimbalzo, per poterla analizzare correttamente in base al tuo sito web, al tuo settore di attività e alle tue buyer personas.

Fattori che influenzano la frequenza di rimbalzo

Diversi fattori possono contribuire a un elevato bounce rate. Tra i più comuni citiamo:

  • Velocità di caricamento del sito web: i visitatori sono impazienti, se il tuo sito web richiede troppo tempo per caricarsi, non esiteranno ad abbandonarlo.
  • Esperienza utente (User experience - UX): navigazione caotica, menu mal strutturati, homepage poco chiara sono fattori che possono scoraggiare i visitatori.
  • Contenuti pertinenti: se i contenuti del sito web non soddisfano le aspettative dei visitatori o non corrispondono a ciò che stanno cercando, questi ultimi se ne andranno subito.
  • Targeting inadeguato: se le campagne di marketing attirano visitatori che non sono rilevanti per il tuo negozio online, è probabile che se ne vadano senza acquistare nulla.

user experience

6 consigli per ridurre la frequenza di rimbalzo

1. Migliora la velocità di caricamento del tuo sito web

La velocità di caricamento è fondamentale. Ottimizza le immagini, utilizza il caching ed eventualmente un server di contenuti per ridurre i tempi di caricamento. Verifica regolarmente la velocità del tuo sito web e, se necessario, apporta le modifiche del caso. Vista la tecnicità dell’operazione, ti consigliamo di parlarne con la tua agenzia web o con il tuo web host.

2. Migliora l’esperienza dell’utente (UX)

Assicurati che il tuo sito web sia intuitivo e user friendly. Menu chiari, call-to-action visibili, navigazione fluida e un layout ben curato possono contribuire a fidelizzare i visitatori. Assicurati anche che il tuo negozio online venga visualizzato correttamente su qualsiasi dispositivo mobile.

Nell’ottimizzare la struttura del tuo sito web, tieni presente la regola dei tre click. Non esitare a contattare la tua agenzia web per un audit UI/UX.

alberatura

Ecco un’alberatura pensata a regola d’arte!

3. Offri contenuti pertinenti

Crea contenuti di qualità che rispondano alle esigenze dei visitatori: usa titoli interessanti, descrizioni dettagliate e immagini di alta qualità per le tue schede prodotto.

Puoi anche suggerire prodotti in base al comportamento dei precedenti visitatori, per catturare il loro interesse e invogliarli a visitare altre pagine del tuo sito web, nell’ottica di una strategia di cross-selling.

Ottimizza la tua strategia di referenziamento naturale, affinché i tuoi contenuti siano visibili sui motori di ricerca e corrispondano alle richieste dei tuoi personas.

4. Targettizza al meglio le campagne di marketing

È fondamentale affinare il più possibile le campagne di marketing per attrarre visitatori più pertinenti. Utilizza parole chiave mirate (prese dalla tua strategia semantica), pianifica con cura i tuoi annunci e assicurati che il messaggio sul tuo sito web corrisponda a ciò che i visitatori si aspettano di trovare dopo aver cliccato sull’annuncio.

Se le tue campagne sono gestite da un’agenzia SEA o Google Adwords, parlane con loro.

5. Analizza la frequenza di rimbalzo di ogni fonte

Osserva ogni fonte di traffico e la sua frequenza di rimbalzo per assicurarti che la tua strategia di comunicazione corrisponda al tuo target di riferimento. Puoi utilizzare uno strumento di analisi come Google Analytics o Matomo. Se una fonte ha una frequenza di rimbalzo più elevata rispetto alle altre, è probabile che il suo contenuto non sia pertinente.

google analytics

Nell’esempio precedente, il bounce rate è stato sostituito dall’engagement rate (tasso di interazione). Si tratta in poche parole dell’indicatore opposto. Più è elevato, più è positivo. Per la prima riga “Paid Search”, l’engagement rate è dell’81,36%, mentre il bounce rate è pari al 18,64%. Questi dati sono molto positivi, il che significa che le campagne SEA sono ben ottimizzate. 

Puoi effettuare la stessa analisi pagina per pagina e utilizzare tutte queste informazioni per apportare continui miglioramenti al tuo sito web.

6. Fai un test di usabilità (user testing)

Per prima cosa, cerca di metterti nei panni del cliente: prima di cliccare, cosa pensi di trovare sulla pagina web? Dopo aver cliccato, il contenuto corrisponde alle tue aspettative?

Se anche dopo questa analisi non riesci a spiegare una frequenza di rimbalzo elevata, ti consigliamo di fare un test di usabilità del tuo sito web con un campione di utenti. Poni delle domande per comprendere meglio il comportamento dei visitatori.

Ecco qualche esempio di domande pertinenti:

  • “Prima di cliccare su questo pulsante, cosa ti aspettavi di trovare sulla pagina web? Dopo aver cliccato, la pagina corrisponde a ciò che avevi immaginato?”
  • “Cerca [nome di un prodotto o di una categoria] nel sito web.”
    Gli utenti dovrebbero essere in grado di trovare il prodotto o la categoria in tre click al massimo, altrimenti sarebbe opportuno prendere in considerazione di modificare l’alberatura del tuo sito web.
  • “Puoi descrivermi cosa vedi nella home page? Cosa vende questo sito e-commerce?”
    La risposta dovrebbe essere immediata, chiara e precisa. In caso contrario, il sito web non è intuitivo per il consumatore e le informazioni sono difficili da trovare/comprendere.

L’obiettivo del colloquio: lasciare ai consumatori la massima libertà, ponendo domande concise. È importante non “truccare” il test per ottenere risultati migliori. Prepara l’intervista in anticipo, prevedendo almeno una decina di domande.

In conclusione

La frequenza di rimbalzo su un sito e-commerce può essere un valido indice dell’engagement dei visitatori. Comprendendone le tendenze attuali e implementando le giuste tecniche per ridurla, è possibile migliorare la performance del tuo sito web, aumentare la conversione e fidelizzare un maggior numero di clienti. Investendo tempo e risorse nell’ottimizzazione del tuo negozio online, otterrai risultati positivi a lungo termine.

Johan Mizrahi
A proposito dell'autore
Johan Mizrahi
Direttore / Ecomiz

Ecomiz è un’agenzia web certificata PrestaShop Platinum.

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